sabato 11 marzo 2017

I SUPERPOTERI DEI DISLESSICI

http://www.donnamoderna.com/news/societa/dislessia-figlio-dislessico-libro

Li spiega, in un libro appena uscito, Carlotta Jesi, due figli entrambi dislessici e la volontà di affrontare e risolvere la loro sofferenza con un sorriso. "I miei bambini hanno i superpoteri” (Sperling & Kupfer) racconta non solo la lotta contro la dislessia, ma un'esperienza di vita che vale per tutti

In Italia ci sono 350.000 ragazzini che soffrono di Dsa, disturbi specifici di apprendimento. E ogni anno aumentano le diagnosi di dislessia, disgrafia, disortografia, discalculia. Che tradotte significano, nella vita quotidiana, rimproveri degli insegnanti, prese in giro da parte dei compagni, sofferenza dei genitori.
Carlotta Jesi è una giornalista che dirige Radiomamma.it, impresa al femminile da lei fondata, impegnata online e nei quartieri a costruire servizi innovativi per i genitori e una Milano sempre più family friendly.
CARLOTTA è mamma di due figli, 12 e 10 anni, entrambi dislessici, ed è autrice del libro “I miei bambini hanno i superpoteri” (Sperling & Kupfer), da qualche settimana nelle librerie.
Conosce profondamente il percorso a ostacoli, spesso altissimi, che ogni famiglia affronta quando ha a che fare con la dislessia. «Scrivi meglio è il messaggio che la maestra continua a ripetere su ogni compito. Ma mio figlio non lo fa apposta. D'altronde anche noi genitori, prima di capire cos'era realmente, abbiamo scambiato la dislessia per un crampo alla gamba, un mal di testa, il trasloco, la stilografica con il pennino rotto, quel bullo di quinta e la preadolescenza».
Il libro la racconta bene, questa corsa a ostacoli. Nelle pagine si avverte lo smarrimento di chi non dimentica la frase che uno dei suoi due figli ha sussurrato ai compagni di classe che lo prendevano in giro perché rallentava la ricerca: «Credete che se riuscissi a scrivere meglio e più veloce non lo farei?». Ma “si respira” anche la voglia di valorizzare i “superpoteri” dei bambini, come la creatività. E la capacità di tutta la famiglia di affrontare e risolvere il problema con sensibilità e persino divertimento.
Questa è una intervista a tre. A “mamma Carlotta” e ai suoi due bambini, che qui chiameremo Il Grande e Il Piccolo.
Quando avete scoperto la dislessia?
Mamma Carlotta: «Nel bel mezzo delle elementari dei nostri figli, dopo aver strigliato per mesi il maggiore pensando che svolgesse male i compiti per svogliatezza e mancanza di impegno. Prima di capire che si trattasse di dislessia, abbiamo imputato la sua stanchezza, la sua ansia e la sua fatica ad andare a scuola ogni mattina ai capricci, ai crampi, alla paura dei bulletti più grandi e perfino alla preadolescenza. Lo vedevamo sfiorire e non abbiamo capito il perché finchè la sua battaglia silenziosa contro lettere, numeri e parole non si è trasferita sulle pagine del quaderno».
Il Grande: «Avevo 9 anni, ero in quarta elementare e mi sembrava di non riuscire più a fare niente».
Il Piccolo: «Io ero in seconda, oggi invece frequento la quinta e sto per uscire dalle elementari».
E quando avete capito che chi è dislessico ha dei superpoteri?
Mamma Carlotta: «Quando abbiamo smesso di pensare alle cose che i bambini non riuscivano a fare in modo tradizionale e ci siamo concentrati sul loro, personale, modo di risolverle. Ci siamo messi a studiare come funziona il cervello di un dislessico e abbiamo capito che dovevamo fare un passo indietro, abbiamo imparato a lasciarci stupire da loro senza sgridarli o giudicarli subito perché svolgono i compiti o preparano la cartella in un modo che a noi non sembra efficiente o lineare».
Il Grande: «Durante un viaggio in macchina, i nostri genitori hanno iniziato a spiegarci che mio fratello si ricorda sempre ogni dettaglio e che questo superpotere della memoria non è da tutti. Guidavano e ci dicevano che io, invece, sono bravo a disegnare e a creare fumetti perché metto sul foglio le forme che vedo in testa, perché i dislessici pensano per immagini. E’ il potere della creatività».
Il Piccolo: «In autostrada, mentre il papà e la mamma ci raccontavano dei superpoteri ho pensato a tutte le storie e i personaggi di libri e film che conosco e che gli altri bambini invece si dimenticano. Forse avevano ragione sui poteri…».
Carlotta, cosa consigli alla mamma di un bambino dislessico?
«Innanzitutto, di non smettere mai di dire a suo figlio che è speciale e che ce la può fare. E poi di pretendere che a scuola venga messo nelle condizioni di imparare. Le direi così: “Non avere paura di parlare con presidi, insegnanti e altri genitori. Preparati a fare il finimondo. Se non ti ascoltano insisti, se non capiscono spiega, se ti escludono o ti lasciano sola chiedi aiuto senza vergogna”».
Ragazzi, avete un consiglio da dare a un vostro coetaneo dislessico?
Il Grande: «Magari ti sentirai male perché a scuola ti danno le verifiche facilitate o del tempo in più per svolgere gli esercizi anche se tu ti senti capace di fare i compiti come il resto della classe. Penserai che ti prenderanno in giro per questi aiuti che ricevi, ma gli altri compagni non vedono solo questo aspetto di te quindi cerca di non preoccuparti troppo».
Il Piccolo: «Non pensare di avere una malattia o un problema grave».

lunedì 10 agosto 2015

La mia dislessia

giovedì 9 aprile 2015

domenica 16 febbraio 2014

COME FAR FUNZIONARE L’ASSISTENTE VOCALE DI WINDOWS 7 SU UN SISTEMA OPERATIVO A 64 BIT

In questo post avevo descritto come far parlare in italiano l’assistente vocale di Windows 7, tuttavia la procedura sembra non andare a buon fine se si ha installato Windows 7 a 64 bit.
Per fortuna esiste una soluzione molto semplice a questo problema :
come prima cosa scaricare la voce italiana di Windows 7 da questa pagina ed al termine dell’installazione aprire le proprietà del file appena scaricato e scorrere fino alla scheda “compatibilità” ,successivamente inserire il flag alla casella “esegui in modalità compatibilità per:” ed impostare la compatibilità su “Windows XP service pack 3” ed eseguire l’installazione normalmente.
al termine dell’installazione entrare nell'assistente vocale di Windows 7 e cliccare sul pulsante “impostazioni voce” e scegliere come voce predefinita la voce “ScanSoft Silvia_Dri_40:16KHz” e cliccare sul pulsante “Ok”.
Se la procedura non dovesse funzionare provare a seguire il seguente procedimento:
come prima cosa lanciare l’assistente vocale di Windows 7 ,in seguito aprire il menù start e scrivere cmd e cliccare sul primo risultato.
Una volta entrati nella riga di comando digitare il seguente percorso :
C:\Windows\SysWOW64\Speech\SpeechUX\sapi.cpl
Si tratta di un comando che fa apparire una finestra analoga a quella della scelta delle voci nell’assistente vocale di Windows 7 ma in cui compaiono tutte le voci istallate sul computer comprese quelle a 16 bit e non solo l’unica registrata a 32 bit “Microsoft Anna –English”.
Una volta aperta la finestra settare come voce predefinita “ScanSoft Silvia_Dri_40:16KHz”.
Se ancora questa seconda procedura non dovesse andare a buon fine, scaricare la voce eSpeak italiana  per Windows 7 a 64 bit dal sito ufficiale e settarla come voce predefinita nell’assistente vocale.


COME FAR PARLARE IN ITALIANO L’ASSISTENTE VOCALE DI WINDOWS 7


http://cesariodeiako.blogspot.com/2011/11/come-far-parlare-in-italiano.html



L’assistente vocale di Windows 7 per quanto pessimo a volte può tornare molto utile ma presenta un problema : la voce inclusa nel sistema (Microsoft Anna) parla solo in lingua inglese.
Per  fortuna esiste una soluzione anche a questo tipo di problema : è necessario installare un pacchetto di sintesi vocale italiano (Silvia) che è ufficialmente supportato da Microsoft.
È possibile scaricare il file a fine post; al termine del download installare il software, entrare nell’assistente vocale di Windows 7 e cliccare sul pulsante “impostazioni voce” e scegliere come voce predefinita la voce “ScanSoft Silvia_Dri_40:16KHz” e successivamente cliccare sul pulsante “Ok”.
Per scaricare ScanSoft Silvia_Dri_40:16KHz italiano cliccare qui.
Per sapere come installare correttamente la lingua italiana per l'assistente vocale di windows 7 su un sistema operativo a 64 bit fare riferimento aquesto post.


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sabato 6 agosto 2011

Guida agli ausili informaci per la Dislessia

 come utilizzare al meglio le nuove tecnologie con i DISTURBI SPECIFICI dell’APPRENDIMENTO



.http://www.anastasis.it/anastasis/app/download/booklet_dislessia.pdf

mercoledì 10 febbraio 2010

LEGGE REGIONE LOMBARDIA 2 febbraio 2010, n. 4

L.R. 2 febbraio 2010, n. 4

Disposizioni in favore dei soggetti con disturbi specifici di apprendimento.


Pubblicata nel B.U. Lombardia 1° febbraio 2010, n. 5, suppl. ord. 4 febbraio 2010, n. 2.




Art. 1
Finalità ed ambito di applicazione.

1. La presente legge prevede disposizioni in favore dei soggetti con disturbi specifici di apprendimento (DSA), quali la dislessia, disortografia, disgrafia e discalculia, come identificati dalla letteratura scientifica ed ha lo scopo di:

a) garantire le condizioni affinché i soggetti con DSA si realizzino nella scuola, nel lavoro, nella formazione professionale e in ogni altro contesto nel quale si sviluppi e realizzi la persona;

b) promuovere la diagnosi precoce dei DSA nell’ambito di una stretta collaborazione tra strutture sanitarie pubbliche e private accreditate, istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado, pubbliche e private, sistema di istruzione e formazione professionale regionale, famiglie e associazionismo;

c) promuovere specifiche iniziative volte a favorire la riabilitazione, facilitare l’apprendimento, agevolare l’integrazione e le pari opportunità dei soggetti con DSA.


Art. 2
Iniziative di informazione e sensibilizzazione.

1. La Regione promuove iniziative di informazione e di sensibilizzazione sulle problematiche dei soggetti con DSA.

2. Le iniziative di cui al comma 1, promosse anche con la partecipazione e la collaborazione dell’associazionismo, sono rivolte, in particolare, alle famiglie, alle istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado, pubbliche e private, al sistema di istruzione e formazione professionale regionale, agli operatori sanitari e sociali nonché ai consultori pubblici e privati accreditati.

3. Gli enti locali partecipano all’attuazione delle iniziative di cui al comma 1, nel rispetto dei principi di sussidiarietà, adeguatezza e differenziazione.



Art. 3
Interventi per la formazione del personale docente.

1. Nell’ambito del programma annuale di cui all’articolo 7, la Regione prevede, in collaborazione con l’Ufficio Scolastico regionale e con il sistema di istruzione e formazione professionale regionale, l’attivazione di iniziative formative rivolte al personale docente, per fornire adeguati strumenti di individuazione precoce dei DSA e consentire l’adozione di percorsi didattici specifici, nonché il monitoraggio dei DSA.

2. Le iniziative di cui al comma 1 sono realizzate anche in collaborazione con le società scientifiche e le associazioni che si occupano dei DSA.

Art. 4
Contributi.

1. La Regione prevede l’erogazione di contributi alle famiglie, finalizzati all’acquisto di strumenti tecnologici, per facilitare i percorsi didattici degli studenti e favorire lo studio a domicilio dei soggetti con DSA.

2. I contributi di cui al comma 1 sono erogati nell’ambito delle attività di cui all’articolo 4 della legge regionale 6 dicembre 1999, n. 23 (Politiche regionali per la famiglia).


Art. 5
Interventi in ambito sanitario.

1. La Regione sostiene le attività diagnostiche e riabilitative rivolte ai soggetti con DSA attraverso:

a) l’organizzazione di corsi di formazione e aggiornamento degli operatori sanitari preposti alla diagnosi e alla riabilitazione;

b) la identificazione di centri di riferimento per la diagnosi ed il trattamento dei soggetti con DSA, presso le unità operative di neuropsichiatria dell’infanzia e dell’adolescenza (UONPIA) delle strutture pubbliche e private accreditate;

c) la previsione in ogni UONPIA di operatori specializzati nei DSA;

d) la predisposizione di iniziative volte a favorire l’individuazione precoce e il monitoraggio dei DSA.

2. La Giunta regionale, sentiti i rappresentanti delle istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado, pubbliche e private, e delle istituzioni formative regionali, determina le modalità di attuazio ne delle iniziative di cui al comma 1, lettera d).


Art. 6
Concorsi regionali.

1. La Regione garantisce pari opportunità ai soggetti con DSA, sia nei bandi di concorso, sia durante lo svolgimento delle prove concorsuali, anche mediante l’utilizzo di strumenti adeguati alle necessità dei soggetti con DSA.


Art. 7
Programmazione regionale.

1. La Regione adotta entro il 31 luglio di ogni anno il programma delle iniziative di cui alla presente legge ad esclusione degli interventi nell’ambito dell’istruzione e formazione, i quali sono ricompresi nella programmazione di cui all’articolo 7 della legge regionale 6 agosto 2007, n. 19 (Norme sul sistema educativo di istruzione e formazione della Regione Lombardia).

Art. 8
Norma finanziaria

1. Alle spese di cui agli articoli 2 e 5 si provvede, per l’esercizio finanziario 2010 e seguenti, con le risorse quantificate con legge di bilancio e stanziate annualmente all’UPB 5.1.0.2.256 «Mantenimento dei livelli essenziali di assistenza».

2. Alle spese di cui all’articolo 3 si provvede, per l’esercizio finanziario 2010 e seguenti, con le risorse quantificate con legge di bilancio e stanziate annualmente all’UPB 2.1.1.2.406 «Sviluppo di un sistema educativo di istruzione e formazione professionale di qualità».

3. Alle spese di cui all’articolo 4, comma 1, si provvede, per l’esercizio finanziario 2010 e seguenti, con le risorse quantificate con legge di bilancio e stanziate annualmente all’UPB 5.2.2.2.91 «Promozione e sostegno alla famiglia e ai minori».




La presente legge regionale è pubblicata nel Bollettino Ufficiale della Regione.

È fatto obbligo a chiunque spetti di osservarla e farla osservare come legge della Regione lombarda.